donne menopausa psicoterapia 19 Giu 2018

BY: admin

Psicoterapia

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Quando un paziente si reca in terapia, uomo o donna che sia, porta con sé una domanda esplicita. Racconta alcuni fastidi, sottolinea dei comportamenti, chiede la soluzione a dei sintomi al di sotto dei quali, spesso e volentieri, si nasconde altro. Qualcosa che, dopo qualche seduta di psicoterapia, comincia a emergere, profilandosi come la domanda latente, la problematica vera a cui l’individuo è chiamato a rispondere.

Capita spesso che le pazienti arrivino dal terapeuta lamentando un senso di irrequietezza improvviso, che non riescono a spiegarsi. Oppure manifestano degli impulsi e un appetito sessuale che sembra portarle anche ad avere rapporti extra-coniugali. O ancora queste donne si sentono improvvisamente depresse, senza che vi sia in apparenza una causa scatenante. Nessuna di loro racconta subito al proprio terapeuta che tutti questi sintomi sono sorti dopo un particolare evento: l’inizio della menopausa. La menopausa è qualcosa di cui non si parla, un cambiamento fondamentale nella vita biologica della donna su cui cala un velo di pudore o, addirittura, il silenzio della negazione.

Donne in cambiamento

La menopausa è un cambiamento naturale, il momento in cui si compie la fine dell’età fertile. I disturbi classici sono noti: le vampate di calore, l’insonnia, irritabilità e nervosismo. Sintomi che stanno a metà tra il piano fisico e quello psicologico. Questo perché la menopausa ha un fortissimo significato simbolico che ha a che fare con l’identità della donna. Con la fine del periodo fertile la donna perde la funzione generativa, che è una delle grandi potenze femminili. Ciò significa dover fare i conti con qualcosa che si è perduto per sempre, con una capacità che non tornerà mai più. È il segno vero e presente del corpo che cambia, della bellezza che sfiorisce rapidamente, del tempo che passa e che porta in sé l’angoscia della morte. La menopausa appare come il chiaro segnale di aver raggiunto una fase particolarissima della vita. Un punto di non ritorno che mette di fronte all’evidenza del tempo andato e di quello che resta.

Menopausa e sessualità

C’è poi un altro aspetto rilevante, cioè la connessione con la sessualità. La menopausa innesca tutta una serie di trasformazioni a livello ormonale che incidono profondamente sulla sfera sessuale. Solitamente c’è un calo del desiderio sessuale, legato anche alle modificazioni fisiologiche a cui il corpo va incontro. La spinta biologica alla sessualità viene meno e anche il fisico si dimostra meno predisposto ai rapporti con il partner. Viene meno la lubrificazione, le pareti stesse dell’organo sessuale si fanno meno elastiche e tutto ciò può comportare difficoltà nei rapporti oppure rapporti anche molto dolorosi. Non si può pensare che cambiamenti di questo tipo non incidano sulla qualità della vita e sulla serenità della donna e della coppia. Perciò molte donne tendono a non parlare di quanto sta avvenendo al marito o al compagno, lo nascondono per paura della reazione, arrivano a cercare di ritardare gli effetti della menopausa, sottoponendosi a terapie che possono incidere sulla salute. Questo la dice lunga sulla negazione che entra in atto, che vuole cancellare la realtà attraverso l’auto-inganno.

Spesso, però, come in un paradosso è proprio questa nuova fase della vita che consente ad alcune donne di riscoprire la propria sessualità e il piacere che e deriva. La presa di coscienza del tempo che scorre e della necessità di portare a valore quello che si ha può rappresentare un vero e proprio shock esistenziale. Così la donna comincia davvero a sperimentare il piacere del proprio corpo proprio nel momento in cui esso appare meno portato a questa ricerca.

Se la donna ha fondato tutta la propria relazione di coppia sulla sessualità, questo momento dell’esistenza la chiama a ricercare altre risorse in sé. Se fino a qui il sesso ha inglobato la personalità, togliendo spazio al resto, proprio ora nasce la possibilità di guardare più profondamente dentro di sé e tirare fuori le capacità a cui sono state sottratte risorse ed energie.

Come affrontare serenamente la menopausa?

Tutto questo porta a una riflessione legata alla psicoterapia. Quando una donna entra in menopausa fa il suo ingresso in una nuova fase, che deve imparare ad accettare. Si tratta dell’elaborazione di un lutto perché deve dire addio a una parte di sé stessa. Il compito del terapeuta è proprio quello di aiutarla a prendere coscienza della portata simbolica di quest’evento e di puntare l’attenzione sull’opportunità rappresentata dalla menopausa. Così come l’ansia, che si presenta come una chiamata all’autenticità, un campanello dall’allarme che la psiche suona per scuotere l’individuo e spingerlo a cercare di vivere veramente, la menopausa va letta come un’occasione di riscoperta di sé. L’età matura può diventare una seconda giovinezza, un periodo in cui si riesce finalmente a modificare la propria gerarchia dei valori e a rimettere al centro quello che conta davvero, vivendo in modo più intenso.

 

 

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