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Psicologia e cinema
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Dal cinema alla Psiche: buon viso o cattivo Joker?
di Federica Elia
Chi è Arthur?
Arthur non esiste, non può esistere.
La prima maschera che Arthur ha imparato ad indossare è quella della proiezione materna: una maschera che lo imprigiona in un personaggio-figlio costretto a sorridere, a ridere, a far ridere, a fare sempre buon viso a cattivo gioco. Cattivo Joker, che prima di soffocare quelle proiezioni materne finalmente ammette tutta la sua sofferenza: “Non sono stato felice nemmeno un solo giorno di tutta la mia vita”. Leggi tutto...
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Psicologia e cinema
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“The Place”, metafora dell’inconscio
della dottoressa Federica Elia
Rappresentazione metaforica, partiamo da qui.
Il film non narra di un posto reale, di persone reali, di storie reali. O almeno non nel senso comune.
Un film che può anche non piacere, ma che di sicuro fa parlare di sé, e fa riflettere, molto.
“The place” è una metafora. Rappresenta l’inconscio al lavoro durante un percorso di profonda introspezione, quale può essere la psicoterapia psicoanalitica. Leggi tutto...
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Psicologia e cinema
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Trauma, la lacerazione interiore che blocca nel passato
Cosa significa trauma psicologico?
Per parlare di trauma è necessario, innanzitutto, risalire all’etimologia della parola, il serbatoio del significato: trauma viene dal greco e significa “ferita, lacerazione”. La parola trauma si usa comunemente in medicina per indicare una lesione prodotta ad un organo o ad una qualsiasi parte del corpo (trauma cranico, trauma al ginocchio) da un evento o oggetto esterno che ne compromette il funzionamento. Se si passa dal piano fisico e materiale a quello psicologico il senso non cambia: il trauma è una ferita interiore, un evento tanto dirompente da destabilizzare la persona che lo vive. Leggi tutto...
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Psicologia e cinema / Psicoterapia
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Scene da un matrimonio: cinema e psicoterapia
Con “Scene da un matrimonio” Ingmar Bergman pone la propria lente sulla vita coniugale e le dinamiche di coppia, indagando con lucidità il mondo relazionale.
La prima immagine che ci viene incontro dalla schermo è quella di un interno domestico, l’intervista ad una coppia di sposi riguardo la propria vita coniugale: domande di rito, fotografie che dovrebbero cogliere la spontaneità dei gesti, ma che non possono essere altro che un pallido riflesso della realtà. Facciamo la nostra conoscenza con Marianne e Johan, l’uno impiegato in un istituto psicotecnico, l’altra in uno studio di avvocati. Leggi tutto...
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Psicologia e cinema
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Cinema e Psicoanalisi
di Giorgiana Ciocci
Quasi sin dai primordi il cinema è stato oggetto dell’attenzione di psicologi e psicoanalisti. Metz ritiene che “ogni riflessione psicoanalitica sul cinema possa essere definita come uno sforzo per sganciare l’oggetto-cinema dall’immaginario e per annetterlo al simbolico”. Leggi tutto...