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Psicologia
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Disforia di genere: perché dobbiamo parlarne?
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Una premessa è quantomeno d’obbligo per introdurre il tema della disforia di genere. Di disforia di genere, infatti, si parla poco e troppo spesso male. Si scava per trovare la storia che possa suscitare emozione, del dettaglio che intrighi il pubblico e tenga sveglia l’audience.
Si resta sulla superficie della questione, dimenticando l’importanza di una corretta informazione, soprattutto su un tema delicato che investe il benessere psicologico e fisico di tante persone. Per questo motivo è necessario parlarne, e parlarne soprattutto con chi se ne occupa direttamente, come la neonata associazione Beyond Differences, sorta con lo scopo di affiancare coloro che intraprendono un percorso complesso, reso più difficile dall’incomprensione e dalla discriminazione fondata proprio sull’ignoranza.
Che cos’è la disforia di genere?
La disforia di genere è il disagio provato da chi percepisce un’incongruenza tra la propria identità di genere esperita o identità psichica e il sesso assegnato alla nascita in base alle caratteristiche genetiche e fisiche o identità fisica: sta ad indicare, dunque, ciò che sperimenta chi si identifica con il sesso opposto al proprio.
Si tratta di un termine accolto e diffuso nella comunità scientifica, che va a sostituire quello di disturbo dell’identità di genere, e che non definisce in alcun modo una patologia mentale o una malattia psichiatrica, come purtroppo molti sono portati a ritenere.
Le cause della disforia di genere sono oggetto di studio e non ancora chiarite, vi sono alte probabilità che non derivi da un unico fattore ma abbia origine multifattoriale (ambientale, ormonale etc.). Ciò che si può affermare con certezza è che non è possibile modificare l’identità di un individuo e tentare di farlo produce danni enormi.
Il SAIFIP o Servizio di adeguamento tra identità fisica e psichica
Per far fronte all’esigenza di chi si confronta con la disforia di genere in Italia esiste il SAIFIP, il Servizio di adeguamento tra identità fisica e psichica, un servizio pubblico istituito a partire dal lontano 1992, dopo la promulgazione della legge 164 del 1982 che regolamenta ancora oggi il cambio di sesso, garantito e sostenuto dallo Stato.
Il cambiamento di sesso, infatti, non può considerarsi dettato da un mero capriccio o da momentanea confusione, come sostiene chi stigmatizza questa condizione, ma è l’esito di un percorso lungo, meditato, accompagnato da personale esperto che si preoccupa di verificare la natura del disagio provato.
La legge 164, all’avanguardia per il periodo in cui venne approvata, oggi pone una serie di grossi problemi. Basti pensare che per ottenere l’accesso al cambio dei documenti o agli interventi chirurgici, mentre altrove è sufficiente una perizia psicologica e psichiatrica, in Italia si deve arrivare alla sentenza di un tribunale: un giudice ha più diritto dell’individuo stesso a sentenziare sull’identità.
Il SAIFIP segue precisi protocolli all’interno dei quali sono previste perizie da parte di specialisti, psicologi e psichiatri, necessarie da un lato ad effettuare la diagnosi di disforia di genere e dall’altro a verificare che il soggetto che manifesta il desiderio di cominciare il percorso di transizione non sia affetto da altre patologie o disturbi che potrebbero confonderlo.
Accanto a queste verifiche di natura medica vi è anche un percorso di psicoterapia.
Andrea Tiziano, presidente di Beyond Differences ONLUS, sottolinea l’importanza della psicoterapia (per tutti, non solo per chi manifesta questo disagio) volta a comprendere e risolvere problematiche, ma anche ad acquisire una maggiore consapevolezza di sé, soprattutto in una fase di cambiamento radicale: “Svegliarsi dopo un intervento, guardarsi allo specchio e vedersi diverso, questo nuovo aspetto per quanto fosse desiderato e sentito nostro comunque va reintegrato psicologicamente” dice Andrea “La psicoterapia non è qualcosa che deve durare tutta la vita perché lo scopo dello psicoterapeuta è insegnarti ad autocurarti. La psicoterapia serve per il benessere nella vita di tutti i giorni”.
Aiutare chi vive la disforia di genere: lo scopo di Beyond Differences
L’associazione Beyond differences lavora quotidianamente affiancando le persone e si occupa, ad esempio, di dare sostegno ai genitori di bambini o ragazzi che manifestano uno sviluppo atipico dell’identità di genere o la disforia di genere per aiutarli a comprendere i propri figli. Un percorso già difficile a causa dello stigma sociale può divenire intollerabile se anche a casa, nel luogo in cui bisognerebbe sentirsi protetti e amati, si trova incomprensione e ostilità. L’associazione, dunque, va incontro alle famiglie e ai genitori in particolare perché possano anch’essi comprendere e metabolizzare il processo in atto.
Altro tema centrale è quello dell’iter legale legato al cambio dei documenti: secondo la normativa vigente il cambio del nome sui documenti può essere richiesto soltanto a transizione completata. Risulta necessario considerare, tuttavia, che non tutti coloro che vivono la disforia di genere vogliono o possono sottoporsi ad interventi lunghi e complicati, pur percependosi chiaramente come appartenenti al sesso opposto. Una sentenza del Tribunale di Roma del 2012 ha recentemente chiarito questo aspetto, aprendo la possibilità del cambio anagrafico senza l’obbligo dell’intervento chirurgico.
Altra difficoltà è quella rappresentata dal vero e proprio tour de force che bisogna intraprendere per poter accedere agli interventi, oggi possibili soltanto in centri specializzati dislocati a grandissime distanze gli uni dagli altri o spesso disorganizzati. Chi affronta la transizione si ritrova a doversi spostare da una città all’altra, seguito da equipe mediche diverse, privo di una continuità nonché di quella rete di affetti e di supporto rappresentata dalla famiglia. Lavorare sull’organizzazione di un sistema organico che consenta più agevolmente di accedere alle cure mediche permetterebbe, oltre ad una maggiore serenità, anche di tamponare la spesa pubblica, dato che gli interventi fatti all’estero vengono comunque rimborsati dallo Stato e quei soldi potrebbero rimanere all’interno dell’economia italiana.
Beyond differences – oltre le differenze ha anche avviato alcuni progetti video per raccontare cosa significa andare al di là delle differenze, differenze che non coinvolgono soltanto l’identità di genere maschile o femminile, ma la totalità di quelle caratteristiche che costituiscono l’individuo (il ruolo sociale, l’identità nazionale, il mestiere, l’orientamento sessuale), che vanno difese ed esaltate, senza tradursi in motivo di divisione.
Disforia di genere: perchè dobbiamo parlarne?
ultima modifica: 29/06/2017
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