metodo montessori bambini psicologia 29 Mar 2018

BY: admin

Psicologia

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Il metodo educativo elaborato da Maria Montessori, prima donna in Italia a laurearsi in medicina (specializzandosi in psichiatria), ha ormai più di cento anni. Eppure ancora oggi è molto apprezzato non soltanto nel nostro Paese, ma in tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda.

Si tratta di un metodo educativo rivoluzionario per l’epoca in cui è stato ideato, in cui il bambino viene posto al centro, concepito come un “embrione spirituale nel quale lo sviluppo psichico si affianca allo sviluppo biologico”: corpo e mente, dunque, si evolvono in concomitanza, secondo fasi diverse e, soprattutto, secondo gli specifici bisogni del bambino.

Secondo il metodo Montessori, l’apprendimento è individualizzato cioè viene modellato sul singolo bambino di cui si rispettano i tempi, i singoli bisogni e i particolari modi di apprendere. Ciò sta a significare che l’insegnante che segua questa impostazione non si rivolgerà al gruppo di bambini, così come avviene all’interno della scuola tradizionale in cui l’educazione passa attraverso programmi uguali per tutti, ma a quel bambino nello specifico. È l’adulto a doversi adattare al bambino, non viceversa, andando a scalzare un’abitudine piuttosto diffusa che vede l’adulto agire al posto del bambino, sostituirlo in alcune situazioni piuttosto che mostrargli come fare.

Metodo Montessori: aiutami a fare da solo

Un principio fondamentale dell’educazione montessoriana è proprio quello dell’ “Aiutami a fare da solo”. È necessario dare fiducia al bambino, guidarlo nel cammino dell’apprendimento senza interferire con la nostra impazienza e la fretta di fare tutto e subito. I bambini, infatti, apprendono con il fare, mettendo in pratica azioni via via più complesse a seconda del loro grado di sviluppo, e soprattutto sono spinti da un naturale e spontaneo interesse verso ciò che li circonda. Compito dell’adulto è quello di eliminare ciò che è ostacolo allo sviluppo del bambino, ma anche di lasciare che faccia da sé e impari attraverso la propria esperienza diretta. Anche quando sembra che il compito che il bambino vuole portare a termine sia al di fuori della sua portata è bene che faccia il tentativo e capisca da soli i propri limiti.

L’adulto non incita né giudica, ma segue il bambino in modo pacato, senza alzare la voce. E in tal modo, permette al bambino di crescere libero e di sviluppare la propria autonomia e l’autostima sottesa alla fiducia nelle proprie capacità.

L’ambiente e i materiali nel Metodo Montessori: il mondo a misura di bambino

La pedagogia di stampo montessoriano prevede anche che l’ambiente all’interno del quale il bambino apprende sia adatto a soddisfare i suoi bisogni naturali, un mondo a misura di bambino, in cui si possa muovere liberamente. L’ambiente montessoriano è modellato su misure ed esigenze dei più piccoli, i mobili sono alla giusta altezza, gli oggetti vengono riposti in modo tale che i bambini possano prenderli e riporli senza dover chiedere l’intervento dell’adulto. Così gli oggetti che vengono messi a disposizione del bambino non devono essere “finti”, ma il più possibile simili a oggetti reali, della quotidianità, che funzionino davvero e permettano di giocare a “fare finta che”, a simulare le azioni degli adulti che i più piccoli tendono ad imitare proprio per imparare.

All’interno delle scuole che utilizzano il metodo Montessori sono poi presenti dei particolari materiali, studiati da Maria Montessori per sviluppare competenze specifiche per ogni età evolutiva. Un esempio è la cosiddetta Torre Rosa: una torre formata da 10 cubi di legno, ciascuno lievemente più grande del precedente che deve essere composta mettendo in ordine i pezzi. Un gioco che prevede tutta una serie di operazioni di stimolo: il bambino deve pianificare, utilizzare la memoria di lavoro per confrontare i vari pezzi e inibire la naturale tentazione di scegliere semplicemente il cubo più vicino per provare a ricostruire la torre.

Altro materiali utilizzato sono i cilindri dei rumori, cilindri che hanno al loro interno materiali diversi e che permettono di stimolare la sensorialità del bambino, in particolare il senso dell’udito, educandolo al riconoscimento dei suoni.

I materiali Montessori in genere servono a favorire l’acquisizione graduale di capacità sensoriali e motorie e lo sviluppo intellettuale del bambino.

Non bastano, però, i materiali. Occorre seguire delle regole specifiche perché il metodo Montessori, che si propone di formare individui liberi e autonomi, non è una “scuola di anarchia”. È vero che l’ambiente montessoriano prevede la libera scelta cioè che ciascun bambino possa decidere autonomamente su cosa vuole concentrarsi, quale materiale utilizzare, questo perché se il bambino lavora su ciò che desidera, l’apprendimento è più semplice e rapido, essendoci motivazione e interesse. Ma è anche vero che ci sono delle norme da rispettare, come quella sull’ordine, sul tono di voce, sul modo di muoversi all’interno dell’ambiente.

Naturalmente, perché l’educazione sia efficace, l’adulto deve essere sempre coerente con quello che indica al bambino. Regole condivise e rispettate da tutti.

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