Bambini, ragazzi e sofferenza psicologica
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Per età evolutiva si intende una fascia di età che va dai 3 ai 18 anni, cioè dall’infanzia propriamente detta fino all’adolescenza. Si tratta di una fase dello sviluppo individuale molto complessa in cui avvengono cambiamenti a livello fisico e psicologico, comportamentale ed emotivo.
In questo periodo, inoltre, ci si trova ad affrontare le grandi e piccole sfide della crescita, dalla prima separazione dai genitori per l’inserimento scolastico al confronto con i pari alla necessità di apprendere nuove regole di comportamento: per un adulto può sembrare semplice, ma un bambino può trovarsi in difficoltà e, talvolta, sviluppare forme più o meno accentuate di sofferenza psicologica. Ulteriori cause di disagio possono essere eventi traumatici, la separazione dei genitori, un lutto, tutte situazioni difficili da elaborare se si è privi dei necessari strumenti.
Il disagio spesso non viene manifestato verbalmente ma attraverso cambiamenti nel comportamento e sintomi, che vanno chiaramente identificati e diagnosticati per prevenire l’insorgenza di disturbi ben più gravi in età adulta. Nel caso di disturbi significativi è opportuno provvedere ad una psicoterapia per l’età evolutiva, differente nei metodi e nell’approccio rispetto ad una psicoterapia riservata all’individuo adulto.
Psicoterapia per bambini e adolescenti: come funziona?
La psicoterapia per l’età evolutiva segue determinati standard che prevedono:
La psicodiagnosi cioè un primo colloquio con i genitori o chi si occupa della cura e tutela del bambino, a cui seguono 4 o 5 incontri di osservazione e colloquio col bambino stesso. In seguito c’è un momento di restituzione in cui il terapeuta riporta ai genitori la diagnosi e discute con essi il percorso da intraprendere e le linee generali del progetto terapeutico. La presenza costante dei genitori è un fattore determinante.
La psicoterapia vera e propria che viene avviata nel momento in cui ci si renda conto che il bambino o adolescente manifesta un disagio profondo o che, comunque, limita e influisce negativamente sul normale svolgersi della vita familiare o scolastica. Il terapeuta, attraverso il gioco, il disegno e il dialogo aiuta il paziente a riconoscere la natura delle sue emozioni e dei comportamenti che ne derivano, avviando così un processo di riduzione della sintomatologia.
Accanto alla psicoterapia per l’età evolutiva si colloca il parent training, un’attività di formazione per i genitori di bambini che presentano particolari difficoltà (ADHD, disturbi specifici dell’apprendimento, handicap) o un comportamento problematico: il parent training, organizzato da conduttori esperti, ha lo scopo di sviluppare maggiore consapevolezza e competenza nella risoluzione di problematiche inerenti la gestione e l’educazione dei figli.